Cloud computing nella sanità: curarsi meglio grazie ai dati

Di Cambium Networks

La trasformazione digitale è ormai una realtà consolidata anche nel mondo della salute. In questi anni, tuttavia, una tecnologia più di altre sta plasmando il modo in cui ci curiamo oggi e, soprattutto, come ci cureremo domani: è il cloud computing applicato alla sanità.

Semplificando al massimo, il cloud computing non è altro che quell’insieme di strumenti che permette di gestire, archiviare e condividere dati medici in modo rapido, sicuro e da qualsiasi dispositivo connesso a Internet. Ma cosa comporta concretamente per pazienti, operatori sanitari e strutture ospedaliere?

Dalla cartella clinica elettronica, alle diagnosi predittive

L’utilizzo del cloud computing nella sanità consente di centralizzare tutte le informazioni cliniche in uno spazio digitale condiviso e sempre accessibile. In questo modo, elementi fondamentali come la cartella clinica elettronica, le immagini diagnostiche e i referti vengono aggiornati in tempo reale e possono essere consultati da più professionisti, anche in sedi diverse. Il risultato? Un sistema sanitario più efficiente, integrato e centrato sul paziente.
È dunque proprio il paziente colui che per primo beneficia di questo approccio. I suoi dati lo accompagnano non solo lungo tutto il percorso di cura per un singolo episodio, ma più in generale ovunque ce ne sia la necessità. In questo modo migliora l’accuratezza delle diagnosi, si riduce il rischio di errori e di esami inutili, e viene facilitato il coordinamento tra i vari specialisti.

Per esempio, se un paziente cronico si reca in pronto soccorso, il personale può accedere istantaneamente alla sua cartella clinica elettronica e agire in modo tempestivo riducendo la possibilità di cure errate. Allo stesso tempo, telemedicina e monitoraggio remoto diventano strumenti più precisi ed efficaci, con dispositivi che inviano automaticamente parametri clinici al medico curante.

Parallelamente e con uno sguardo al futuro, il cloud consente anche un utilizzo avanzato dei dati in chiave predittiva. L’integrazione con sistemi di intelligenza artificiale, infatti, permette di analizzare grandi quantità di informazioni sanitarie, per individuare potenziali complicanze, rischi personalizzati o addirittura l’insorgere di epidemie. Una gestione dei dati più intelligente si traduce anche in cure più mirate e tempestive, vantaggio che si fa ancor più marcato soprattutto in contesti in cui le risorse sanitarie sono limitate.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e l’esempio dell’Estonia

L’esempio più noto in Italia di applicazione dei concetti visti fin qui, è senza dubbio il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE). In pratica si tratta di una cartella clinica elettronica onnicomprensiva, in cui tutte le informazioni cliniche di un paziente sono sempre disponibili, ovunque.

Già attivo in tutta Italia, questo sistema gode però di una completezza ancora non del tutto omogenea sul territorio, con alcune regioni che devono ancora completarne l’implementazione o migliorarne l’accessibilità in termini di semplicità di utilizzo.

Curiosamente, tra gli esempi più avanzati in tema di sanità digitale, spicca l’Estonia. In questo piccolo Paese sul Mar Baltico, ogni cittadino può accedere facilmente alla propria documentazione sanitaria attraverso un portale cloud nazionale, per di più con il controllo diretto su chi può visualizzare i propri dati. Inoltre le prescrizioni mediche vengono inviate direttamente sullo smartphone, e oggi oltre il 99% delle ricette è digitale.

La connettività negli ospedali come prerequisito

Per rendere davvero possibile questa rivoluzione, vi è una condizione imprescindibile: una connettività veloce, sicura e affidabile. Le strutture sanitarie moderne sono veri e propri ambienti digitali, in cui si scambiano dati critici 24 ore su 24. È essenziale che la rete sia in grado di supportare questo flusso continuo, garantendo accessi simultanei, trasmissione fluida di file di grandi dimensioni e sicurezza a ogni livello.
Cambium Networks affianca le strutture sanitarie in questa evoluzione digitale. Le nostre soluzioni di connettività wireless e Wi-Fi di nuova generazione sono progettate per ambienti complessi come quelli ospedalieri (sul nostro blog ne abbiamo già parlato: per esempio qui).
Con piattaforme come cnMaestro™ X per la gestione centralizzata della rete, garantiamo prestazioni elevate, scalabilità e protezione dei dati, sia per piccoli ambulatori, sia per grandi ospedali. La copertura capillare del segnale – anche tra edifici o in aree esterne – consente di lavorare in modo agile e sicuro, ovunque sia necessario accedere alla rete.

Le sfide da vincere per l’implementazione del cloud computing nella sanità

Ovviamente, il passaggio al cloud nella sanità non è privo di sfide. Le principali preoccupazioni riguardano la sicurezza e la protezione dei dati sensibili. Centralizzare le informazioni sanitarie comporta il rischio di attacchi informatici, e impone alle strutture di dotarsi di strumenti di cifratura, autenticazione forte e controllo degli accessi.

Pure l’affidabilità della connessione è un tema cruciale: in caso di disservizi, l’accesso alla cartella clinica elettronica e ad altri sistemi vitali potrebbe essere compromesso proprio nel momento in cui vi è più bisogno. Da qui l’importanza di investire non solo in soluzioni cloud, ma anche in un’infrastruttura di rete stabile e ben progettata.

In conclusione, il cloud computing sanità rappresenta una delle più grandi opportunità contemporanee per migliorare l’efficienza del sistema sanitario e offrire cure migliori ai pazienti. Ma per cogliere davvero questi benefici, è necessario partire dalle fondamenta: una connettività sicura, flessibile e all’altezza delle sfide della sanità del futuro. Perché la tecnologia può fare la differenza, ma solo se può contare su una rete solida.

Published Luglio 3, 2025
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